Diritto Immobiliare

È un ramo del nostro diritto in cui tutti prima o poi ci imbattiamo, magari con il primo affitto, l’acquisto della prima casa o anche con la locazione per l’avvio di un’attività commerciale.
Le locazioni, ossia i contratti con cui una parte (proprietario-locatore) concede in godimento ad un’altra (conduttore) un bene immobile dietro il pagamento di un corrispettivo (il canone di locazione), possono essere ad uso abitativo o ad uso commerciale e per entrambe le tipologie sono previste specifiche norme che ne disciplinano il contenuto e la durata (che varia a seconda della destinazione dell’immobile: 4+4 o 3+2 per la locazione abitativa, e, 6+6 per la locazione commerciale).
Requisiti comuni sono la suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie che interessano la manutenzione dell’immobile locato, la cui normativa generale prevede il pagamento delle spese ordinarie a carico del conduttore, mentre quelle straordinarie rimangono a carico del locatore (distinzione che riguarda anche la ripartizione delle spese condominiali ordinarie e straordinarie).
Altro requisito importante sono le garanzie che possono essere inserite a tutela dell’adempimento degli oneri a carico del conduttore, garanzie di vario tipo che possono riguardare la previsione di una fideiussione bancaria o assicurativa, la predisposizione di una caparra o ancora la nomina di un garante.

Nel campo della compravendita immobiliare ci troviamo davanti una quantità pressoché infinita di casistiche particolari, che possono dipendere da requisiti dell’immobile (già esistente o da costruire) o da requisiti del venditore (vendita dal costruttore o dal privato). In ogni caso, nodi essenziali della compravendita immobiliare sono: la verifica della regolarità urbanistica dell’immobile (è importante verificarla prima di procedere all’acquisto, onde evitare vizi di nullità/annullabilità del contratto di vendita, con conseguente responsabilità per inadempimento contrattuale); l’intermediazione dell’agenzia, in quanto le vendite nella maggior parte dei casi sono affidate ad un’agente immobiliare (al quale spetta un corrispettivo in percentuale sul prezzo di vendita); la stipula di un contratto preliminare di vendita (che nelle vendite immobiliari è comunemente chiamato “compromesso”), che ha effetti obbligatori per entrambe le parti, vincolandole alla futura stipula del contratto definitivo; il pagamento della c.d. caparra confirmatoria, generalmente contestuale al preliminare, che definisce la somma imputata a titolo di responsabilità in caso di mancata stipula del contratto definitivo (in caso di inadempimento del promissario acquirente il venditore potrà trattenere la caparra confirmatoria; in caso di inadempimento del promittente venditore l’acquirente avrà diritto alla restituzione del doppio della caparra); anche la scelta del notaio per il rogito è un nodo essenziale, essendo normativamente prevista la sua individuazione a carico dell’acquirente (tuttavia nelle vendite dal costruttore, spesso è lo stesso costruttore ad “imporre” la scelta del notaio).

Ad ogni modo, qualunque sia la casistica particolare in cui ci si trova, trattandosi di compravendita o locazione immobiliare la consulenza di un avvocato è una scelta saggia, che può senz’altro aiutare a tutelare i propri interessi. Soprattutto valutando che una consulenza preliminare ha un costo molto più basso di un onorario per una causa di inadempimento contrattuale.